sabato 23 febbraio 2008

Proposte per Afragola



Se il partito democratico intende rompere con le metodologie passate, deve necessariamente farsi carico di una scelta coraggiosa: quella di chiudere del tutto con la politica fatta dai soli nomi, lasciando spazio a quella colma di idee, proposte e progetti. Sulla base di queste considerazioni, come giovani democratici afragolesi auspichiamo a che il programma del PD cittadino ponga come pietra angolare l’innovazione e l’uso massiccio della tecnologia nella riorganizzazione del futuro Comune. E’ necessario rivitalizzare il rapporto cittadino-istituzioni (soprattutto di quelle comunali che sono le più vicine alla nostra quotidianità), facendo ampio uso di quello che oggi il mercato propone e permette di utilizzare, con costi anche limitati e sostenibili, soprattutto se confrontati con i benefici che vanno a tutto vantaggio del pubblico. Mi riferisco alla necessità di creare, parallelamente alla struttura materiale del Comune, anche una struttura virtuale dello stesso, accessibile via internet, che permetta al cittadino, con pochi ed elementari tocchi di mouse, di scaricare tutta la modulistica, i certificati, i documenti e le informazioni di cui ha bisogno nella vita di tutti i giorni, e che spesso lo costringono a lunghe file, attese interminabili, e non poche delusioni. Spesso non solo è importante avviare un rapporto con il Comune o con gli altri enti locali, mediante presentazione di un certificato (oggi anche il sito di Afragola lo permette, grazie all’autocertificazione ), ma ancor più decisivo è poter verificare a che punto è la nostra pratica: dov’è?Sta andando in porto? Siamo vicini ad ottenere quello a cui abbiamo diritto?O ancora una volta dovremo rivolgerci all’amico di turno per avere un’informazione che ci spetta per legge? Anche per questo le nuove tecnologie potrebbero esserci utili: per monitorare lo stato di avanzamento di una pratica; e il PD deve credere in questo. Nel creare una struttura virtuale dunque, che permetta a ciascuno di noi di avere una identità non solo fisica, ma anche digitale, a cui segua il posizionamento in vari punti della città di chioschi telematici da utilizzare per l’erogazione dei servizi di cui sopra, garantendo l’accesso alla rete anche a quelle fasce di popolazione più deboli e meno avvezze all’uso domestico di internet. Creare dunque un sistema per il Comune di Afragola, simile a quello che oggi è operativo per i Bancomat o per le Università. Perché è così semplice prelevare 500 euro dal proprio conto o prenotare un esame, mentre per avere un servizio dal Comune si rischiano tempi lunghi e fastidi non indifferenti? Non è più il caso di tollerare che nel settore privato si corra sempre più in digitale, mentre nel pubblico si continua a passeggiare in analogico! Pensiamo anche alla trasparenza dei bilanci comunali, e all’utilità che un bilancio partecipato ( così come voluto dalla legge e ancor più dall’ultima finanziaria ) può avere in termini di chiarezza nei confronti di chi, con le proprie tasse contribuisce alle finanze cittadine. Riteniamo che sia improcrastinabile un’organizzazione seria del bilancio, dove entrate e uscite, imprese e servizi, consulenze, gare ( chi le ha vinte, come e perché ) e quant’altro siano espressamente indicate in documenti accessibili on line, consultabili in qualsiasi momento dal cittadino che paga! Questo di fatto riaccenderebbe la partecipazione e allo stesso tempo potrebbe fungere da deterrente contro uno uso talvolta distorto e discutibile del denaro pubblico dei Comuni del Mezzogiorno. E se trasparenza e partecipazione devono essere le linee guida del Comune, devono diventarlo anche della politica. E allora, che sindaci, assessori, consiglieri comunali, si mettano in rete! Creino appositi spazi on line (gratuiti, aggiornabili quotidianamente, perché questo oggi è semplicissimo e possibile) dove rendano di conto ai cittadini di quello che il loro quotidiano impegno politico. Di quello che giorno per giorno fanno per Afragola, non limitandosi alla piazza o alla strada, ma andando anche a coinvolgere chi in piazza e in strada non ha la possibilità di esserci. Informare dunque l’elettore anche dopo il voto di quella che è la gestione del proprio mandato; dei risultati ottenuti, dei possibili fallimenti e delle ragioni degli stessi. Evitando quell’antipatica cesura tra il giorno prima del voto e il giorno dopo. Noi giovani democratici chiediamo questo e lavoreremo in tal senso. Perché crediamo che il PD possa catalizzare queste proposte e farle proprie come obiettivo di partito per la città. Proposte che, a differenza di molte altre, sono economicamente sostenibili in bilancio, tecnicamente realizzabili e assolutamente costruttive per la quotidianità del cittadino…insomma: SI PUO’ FARE!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spero proprio si riesca a fare una cosa del genere ... ma putroppo il vento di novità ad Afragola viene sempre in ritardo, e dubito che si possa fare questa cosa, che sarebbe davvero un segnale di cambiamento per Afragola.
Magari poi ci ascoltano ... mai dire mai ...

Intanto, potremmo organizzare un "cantiere delle idee per Afragola", magari su questo blog. Idee da proporre ai nostri dirigenti quando, finite le dispute sulle candidature, inizieranno a dover parlare di programma.

Io avrei un paio di ideuzze sull'ambiente.

P.S. Com'è andata a finire poi ieri sera? Io me ne sono dovuto andare verso le nove.