martedì 8 aprile 2008

Intervista di Angela D'Anto'

In un periodo caratterizzato dall'antipolitica, cosa spinge un giovane a candidarsi? La scelta nasce da un'esigenza ben precisa, che è quella di colmare una profonda crisi di rappresentanza. Manca infatti chi rappresenti tutti quei giovani cittadini che si trovano in una fascia d'età compresa tra i 18 e i 30 anni. Una crisi i cui effetti si verificano puntualmente all'atto delle scelte politiche, sorde alle esigenze delicate di chi si trova a cavallo di momenti cruciali della propria vita, come il passaggio dal mondo della scuola a quello dell'università e da quest'ultimo a quello del lavoro. Così come altrettanto disattese sono le esigenze di chi vive la propria maturazione nel complesso mondo della flessibilità che il mercato del lavoro oggi impone. E' sulla base di queste considerazioni che i giovani dovrebbero comprendere l'importanza di scendere in campo direttamente, evitando di farsi rappresentare in maniera insufficiente, e inserendosi essi stessi in qui soggetti politici che decidono del loro stesso futuro.
Quali sono le tue proposte per Afragola e in che modo riuscirete a realizzare i progetti del vostro programma?Insieme a diversi giovani democratici, abbiamo posto al centro dell'attenzione il problema della macchina comunale. La sua farraginosità è diventato il nostro primo problema da risolvere, attraverso uno svecchiamento delle procedure, all'uso delle nuove tecnologie informatiche, in special modo di internet. Credo sia fondamentale costruire una rete tra istituzioni e cittadini anche attraverso web e pc, favorende un contatto continuo, aperto, gratuito e immediato. Altro aspetto, sempre in linea di continuità con quest'ultimo, è legato alla trasparenza. In un comune così articolato e complesso come quello di Afragola, per avere sempre e comunque una chiara fotografia della gestione del bilancio comunale, è necessario controllare e verificare la genuinità dei movimenti economici, affinchè tutto ciò che il comune eroga sia di fatto realizzato dalle imprese effettivamente più adatte, in base a criteri economici, meritocratici ed efficienti. In una città come Afragola, con una così scarsa alfabetizzazione informatica, è auspicabile l'utilizzo delle nuove tecnologie?Assolutamente si. Fermo restando l'attuale grave situazione di analfabetizzazione che va affrontata in maniera radicale, non si deve sottovalutare il fatto che ciò che attualmente una parte della popolazione vive come qualcosa di distante, sia il pane quotidiano della stragrande maggioranza dei nostri scolari. In altre parole, le prospettive perchè le nuove tecnologie diventino accessibili a tutti sono effettivamente concrete e nella natura degli eventi.
Qual è secondo te la coalizione che non ha alcuna speranza di vincere?
Non saprei. Effettivamente la matematica è purtroppo in grado di condannare anche l'idea più corretta e giusta di questo mondo. E' chiaro che chi ha meno liste d'appoggio è inevitabilmente in posizione di svantaggio. Ma è una questione aritmetica, non tanto politica. Di politico sottolineo con piacere la presenza di numerose liste civiche, che di fatto sono indice anche di un pizzico di frizzantezza politica e di spregiudicatezza che non guastano.
Cosa ti auspichi da questa tornata elettorale?
Il miglior risultato possibile. Che possa permettere al prof. Moccia di avere a propria disposizione una squadra di consiglieri comunali all'altezza di affrontare un quinquennio di rilancio per Afragola.

fonte Napolinord.com

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