mercoledì 19 settembre 2007

Quanta acqua bolle in pentola...ma non distraiamoci!

Veramente una settimana intensa. Si sollevano questioni su tutto e su tutti. Si potrebbe parlare ancora del V-Day; di Napolitano e delle sue critiche all'antipolitica. O magari discutere del maiale di Calderoli ( non nel senso che Calderoli sia un maiale; meglio specificarlo ), dell'Alitalia, della crisi dei mutui...di tutto di più. Ebbene io preferisco non farlo. C'è una notizia che reputo più interessante; a dire il vero se n'è parlato, anche sulle televisioni nazionali. Mi interessa questa notizia, perchè mi tocca da vicino. Tocca il mio territorio. La mia realtà. Caivano!Già, Caivano non è Afragola, eppure è così tanta la vicinanza, non solo geografica, il miscuglio di anime che lega questi due comuni è inscindibile; per il lavoro, per le scuole, le strutture, anche solo lo svago, nessun afragolese può dire di non aver nulla a che vedere con Caivano e viceversa. Quello che è successo oggi a Caivano, domani potrebbe tranquillamente succedere ad Afragola, Cardito, Casalnuovo o Casoria. Rapina, tanto per cambiare, 10 uomini armati, assaltano con due furgoni e una piccola pala meccanica un furgone portavalori, ferendo le guardie e scappando col bottino ( ecco il link del corriere ).
Far West?Si! Si perchè di questo si tratta; circa 200 anni or sono, negli Stati Uniti accadeva esattamente la stessa cosa. Anche in Italia a dire il vero, il brigantaggio imperversava nel Meridione, tanto da spingere i vicerè a creare delle apposite intendenze, reparti speciali e leggi apposite. Ed oggi?Beh, il quadro è disarmante. Non si muove una foglia. Nella mia finora brevissima carriera di giurista mi sono reso conto che certe cose davvero non vanno. Perchè si reagisce col pugno duro (finto tra l'altro) quando succede qualcosa in uno stadio; se ne parla tanto, si scrive tanto, si fa poco.
E ancor meno si fa per la criminalità organizzata; quella violenta ed efferata, che non è frutto di ignoranza, o di semplici atti di teppismo, bensì quella studiata, orchestrata, che sfrontatamante si para davanti allo Stato, lo minimizza, lo azzera, a tratti lo irride. Diciamoci la verità: è così! Non c'è la paura di essere presi. Si agisce, in pieno giorno, armi alla mano, si spara, si uccide, si scappa. Si muore, magari per sbaglio. E perchè?Non perchè le leggi non ci siano. Quelle ci sono!Sto studiando un esame di procedura penale di oltre 600 pagine; per non parlare di quello di diritto penale (700 pagine ): e vi posso assicurare, ci sono eccome. Però peccano di ottimismo. Sono troppo generiche. Non credo sia realistico affrontare la criminalità di Modena, di Mantova, di Pavia...con le stesse regole con cui si affronta quella di Caivano, Secondigliano, quella del Casertano...no. Non lo è...non ha senso pretendere una simile capacità dal legislatore. Vedete, io amo il mio corso di studio. Ci insegna dei principi così importanti: uno su questo è il principio dell'eguaglianza. Che badate bene, non significa solamente "siamo tutti uguali"; significa qualcosina in più: "situazioni uguali vanno affrontate in maniera uguale, situazioni diverse vanno affrontate in maniera diversa". Ebbene, Caivano non è Urbino. Mi dispiace, ma non è così. E allora anche il legislatore dovrebbe rendersene conto. Se non altro anche per dare una scossa alla società civile. Anch'essa deve reagire. Ma la società civile non reagirà mai se non si sente sufficientemente protetta nel farlo. Non si può chiedere ad un commerciante, con tanta sufficienza, di esporsi e denunciare un estorsore, se quello dopo 3 giorni e rimesso in libertà. Non possiamo pretendere che un ragazzino rapinato riconosca il malfattore, se per un cavillo dopo una settimana e' fuori, e se lo ritrova di fronte all'improvviso. E guardate che è così!!!Per convalidare una custodia cautelare ci sono decine di elementi che devono andare incastonati: al minimo sbaglio salta tutto. E poi ci sono i giudici; anche loro hanno un ruolo in questo discorso, una parte della responsabilità non gli può essere disconosciuta. Al minimo intoppo si va a casa. Se passa un minuto in più del necessario si è belli che liberi: quanti boss sono stati scarcerati così?E la società civile ne risente; perde fiducia nella magistratura, nelle forze dell'ordine. Non va bene. E' così qui in Campania, ad Afragola. I miei coetanei, ragazzi che studiano, che frequentano un'università, abbassano lo sguardo se gli si chiede quale è la realtà nella loro città; non parlano. Tacciono. Come sarebbe la realtà se la fiducia nella giustiza e nella legalità fosse diversa?Se ci fosse la certezza in più di essere protetti dal proprio Stato?Se ci fosse la certezza della pena?

La nostra Costituzione è molto garantista. E' nata in un periodo storico particolare. Sulle macerie di una guerra insensata; su di un regime dittatoriale del quale non si parlerà mai abbastanza; forse è figlia di un complesso del tiranno, da più parti lo si pensa. Probabilmente è vero. Ma è un'ottima Costituzione; e mi hanno insegnato a credere fermamente in essa. Ed ecco ritornare al principio dell'eguaglianza di cui sopra. Qui a Napoli è diverso. Non basta la forza repressiva della legge applicata altrove. Qui ci vuole qualcosa di diverso. Una legge speciale?Non so. Un organo specifico?Forse. Più uomini e mezzi?Magari. Ma prendere coscienza della particolarità di questa regione, di questa terra è il primo passo da fare. Dire che va tutto bene è ipocrita. Capirlo è già un'ottima cosa...significa riconoscere un problema. Che c'è tutto!!! Non possiamo ignorare la realtà, ne va del nostro futuro.

Intanto in questi giorni pubblicheremo le nostre liste dei candidati di Generazione U. Non vedo l'ora. E' un modo di reagire. E' il mio modo e vorrei tanto che fosse quello di tutti...

5 commenti:

Marco ha detto...

caro antonio!!

stiamo reagendo, stiamo reagendo....

non è un esercizio inutile

1abbraccioe a domani grandissimo!

alebotta ha detto...

bravi ragazzi, in bocca al lupo anche a voi!

Anonimo ha detto...

dobbiamo tenere duro e lottare,lottare,lottare!Non stanchiamoci mai di dire "Basta".Anto stai facendo grandi cose e sono fiera di te.(MT)

enzo danilo ha detto...

IN LINEA DI PRINCIPIO SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO CON TE,LA LEGISLAZIONE C'è,QUELLO CHE MANCA è LA CERTEZZA DELLA PENA..è CHIARO PERò CHE PROVVEDIMENTI COME L'INDULTO,VOLUTO DALL'ATTUALE MINISTRO DELLA GIUSTIZIA,VA IN TOTALE CONTROTENDENZA..DOBBIAMO CAMBIARE LE COSE..DOBBIAMO RIUSCIRCI TUTTI INSIEME..NOI SOCIETà CIVILE.PERMETTIMI DI FARE UNA PRECISAZIONE,QUELLO CHE IMPROPRIAMENTE VIENE DEFINITO "BRIGANTAGGIO" NEGLI ANNI DELL'UNITà D'ITALIA;IN REALTà ERANO IRREDENTISTI,L'ANNESSIONE DELLE PROVINCE MERIDIONALI è STATO 1 VERO E PROPRIO ATTO DI CONQUISTA DA PARTE DEL REGNO DI SARDEGNA.COMBATTEVANO CONTRO LO STATO ACCENTRATORE CHE NON DAVA NESSUNA POSSIBILITà DI RAPPRESENTANZA SIA A LIVELLO LOCALE CHE NAZIONALE.ORA LE COSE SONO BEN DIVERSE,I CAMORRISTI CHE CI SONO,SONO PRIVI DI IDEALI MORALI,E VANNO REPRESSI CON DUREZZA,QUEI "BRIGANTI"INVECE, IN FONDO ERANO DEGLI EROI.

Anonimo ha detto...

Thanks for writing this.